Il frigorifero è un elettrodomestico di uso comune e industriale, un oggetto con cui noi tutti siamo estramamente familiari. Nonostante questo, deve essere chiaro che il frigorifero non può essere considerato solo il luogo dove conservare alla rinfusa alimenti e pietanze, perché un utilizzo maldestro dello stesso può causare gravissimi problemi in termini di sicurezza alimentare.

Prima regola: qualsiasi luogo che ospiti alimenti, lavorati e semi-lavorati deve essere sanificato. La pulizia del frigorifero e delle celle al suo interno deve essere regolare e certosina, poiché un frigorifero non sanificato o addirittura sporco è un enorme fattore di rischio per la salute delle persone.

La pulizia del frigo: il primo concetto da imparare è che il frigo non si pulisce solo dentro. Anche le superfici esterne devono essere sanificate: o pensate che una maniglia unta non sia un pericolo per contaminazione? La superficie esterna di un frigorigero deve essere costantemente sgrassata, pulita e sanificata a fondo, con prodotti specifici (spesso le porte dei frigoriferi sono di metallo, ma è sempre oppoturno essere al corrente dell’esatto materiale di costruzione). Per quel che concerne la parte esterna del frigorifero, è inoltre necessario operare almeno due volte l’anno una profonda spolveratura e pulizia della serpentina. La pulizia interna deve essere il più frequente possibile, ma come regola base assicuratevi che il frigorifero venga pulito e sanificato internamente almeno due volte la settimana. Per la pulizia interna è possibile utilizzare soluzioni a base di bicarbonato o aceto, mentre se la preferenza è per detergenti chimici dovete assicurarvi di non lasciare tracce di residuo chimico (detergenti non abrasivi e che non producono molta schiuma sono da preferire). Le parti smontabili ed estraibili vanno lavate e parte, con cura e rimontate solo previa accurata asciugatura. Asciugare attentamente ogni parte del frigo appena lavato e sanificato (comprese le guarnizioni) è molto importante, per evitare ristagni o formazione di ghiaccio.

Regole di base per la conservazione: gli alimenti vanno riposti in frigo coperti da pellicola o dentro appositi contenitori, per evitare qulasiasi rischio di rilascio di sostanze contaminanti. Un’altra importantissima regola riguarda il sovraccarico: dovete imparare a conoscere il vostro frigorifero, per non rischiare di riempirlo eccessivamente e di abbassare così le sue performance in termini di temperatura.

Le temperature: di seguito elencheremo i principali alimenti e la loro temperature di conservazione.

  • Frutta e verdura: si conservano correttamente ad una temperatura uguale o inferiore ai 7 gradi centigradi. Se nel proprio locale si dispone di un solo frigo, è necessario destinare una cella separata per questi prodotti. Se occorre far maturare frutta e verdura è possibile un periodo preventivo fuori dal frigo, ma sempre a temperature accettabili e che non causino deterioramento.
  • Latte, yogurt, formaggi, salumi: vanno, innanzitutto, messi in frigo appena avviene la consegna. Vanno conservati in frigorifero ad una temperatura uguale o inferiore ai 4 gradi centigradi. Questi prodotti, molto deperibili, vanno controllati spesso, anche se la scadenza è lontana, perché possono sviluppare per esempio muffe (sui formaggi è molto frequente).
  • Carni fresche (rosse o bianche): vanno messe in frigo appena consegnate, ad un temperatura uguale o inferiore ai 4 gradi centigradi.
  • Uova: non devono mai stare fuori dal frigorifero se non prima del loro utilizzo. Le uova sono un elemento di forte potenzionale contaminazione, quindi vanno tenute separate dal resto degli altri prodotti. Ove non fosse possibile, è necessario metterle in frigo previo posizionamento in appositi contenitori. La temperatura di conservazione ideale delle uova è di circa 6 gradi centigradi.
  • Pesce fresco: deve essere immediatamente messo in frigo e si conserva ad una temperatura di circa 6 gradi centigradi.
  • Mitili: i mitili si differenziano dal pesce fresco perché vi è l’obbligo di mantenerli vivi fino al momento della cottura, e vanno conservati a circa 6 gradi centigradi.

Un ultimo appunto: i piccoli esercizi che non hanno spazio e risorse per avere più frigoriferi da dedicare ai diversi tipi di prodotti, devono sfruttare la differenza di temperatura delle varie celle e piani del singolo elettrodomestico.